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Malware: cosa sono

Nell’era digitale, la sicurezza informatica è diventata una priorità per tutti. Tra le minacce più temibili troviamo i malware, software malevoli progettati per danneggiare computer, dispositivi mobili e reti. In questo articolo, approfondiremo la natura dei malware, esplorando le loro diverse tipologie, modalità di diffusione e i pericoli che comportano.

malware pericolosi
laptop cyber security technology poster

Cosa sono i malware?

Il termine “malware” deriva dall’unione delle parole inglesi “malicious” (maligno) e “software”. Si tratta quindi di software dannosi creati per intrufolarsi nei sistemi informatici senza l’autorizzazione dell’utente. Il loro scopo può variare dal furto di dati sensibili al danneggiamento del sistema operativo, fino al completo controllo del dispositivo.

Tipi di Malware: Un’analisi approfondita

Oltre a fornire una panoramica generale dei malware, è importante approfondire le diverse tipologie, esplorandone le caratteristiche specifiche, i metodi di diffusione e i pericoli associati.

Virus:

I virus informatici si replicano autonomamente all’interno del sistema, infettando altri file e programmi. Si diffondono principalmente attraverso:

Allegati e-mail infetti: cliccando su un allegato infetto, il virus può replicarsi e infettare il dispositivo dell’utente.

Download di software illegali: software piratato può contenere virus nascosti.

Dispositivi USB infetti: collegando un dispositivo USB infetto al proprio computer, il virus può essere trasmesso.

Esempi di virus:

Virus macro: infettano i file di Microsoft Office, come Word ed Excel.

Virus Trojan: si nascondono all’interno di altri file, come immagini o video.

Virus ransomware: bloccano l’accesso al dispositivo o ai dati dell’utente, richiedendo un riscatto per sbloccarli.

Worm:

I worm si diffondono autonomamente attraverso le reti informatiche, sfruttando vulnerabilità del sistema. Non necessitano di un “ospite” come i virus per replicarsi.

Esempi di worm:

Worm Morris: uno dei primi worm informatici, si diffuse attraverso la rete ARPANET nel 1988.

Worm Code Red: sfruttò una vulnerabilità nel software Microsoft IIS per diffondersi nel 2001.

Worm Conficker: infettò milioni di computer Windows nel 2008.

Trojan Horse:

I Trojan horse si nascondono all’interno di software apparentemente innocui, attivandosi solo in un secondo momento. Vengono spesso utilizzati per:

Rubare dati sensibili: password, dati bancari, informazioni personali e altro ancora.

Installare altri malware: un Trojan horse può essere utilizzato per installare altri malware sul dispositivo dell’utente, come virus o spyware.

Prendere il controllo del dispositivo: alcuni Trojan horse possono prendere il controllo completo del dispositivo dell’utente, permettendo all’hacker di eseguire azioni a distanza.

Esempi di Trojan horse:

Zeus Trojan: utilizzato per rubare dati bancari e informazioni personali.

Emotet Trojan: utilizzato per diffondere altri malware e per prendere il controllo del dispositivo dell’utente.

Qakbot Trojan: utilizzato per rubare password e per installare altri malware.

Ransomware:

I ransomware bloccano l’accesso al dispositivo o ai dati dell’utente, richiedendo un riscatto per sbloccarli. Si diffondono principalmente attraverso:

Allegati e-mail infetti: cliccando su un allegato infetto, il ransomware può crittografare i dati dell’utente.

Siti web dannosi: visitando siti web compromessi, il ransomware può essere scaricato automaticamente sul dispositivo.

Attacchi di phishing: gli hacker inviano e-mail che fingono di essere da entità affidabili per convincere l’utente a cliccare su un link dannoso o ad aprire un allegato infetto.

Esempi di ransomware:

WannaCry: un ransomware che ha colpito diverse organizzazioni in tutto il mondo nel 2017.

Petya: un ransomware che ha colpito diverse aziende in Ucraina nel 2017.

Ryuk: un ransomware che ha preso di mira diverse aziende negli Stati Uniti nel 2018.

Spyware:

Gli spyware raccolgono informazioni personali e sensibili dell’utente senza il suo consenso. Vengono spesso utilizzati per:

Rubare dati sensibili: password, dati bancari, informazioni personali e altro ancora.

Monitorare le attività dell’utente: gli spyware possono monitorare le attività dell’utente online e offline.

Inviare pubblicità mirata: gli spyware possono essere utilizzati per inviare pubblicità mirata all’utente.

Esempi di spyware:

Pegasus spyware: utilizzato per rubare dati sensibili da smartphone e computer.

FinFisher spyware: utilizzato per monitorare le attività degli utenti online e offline.

BlackBerry Messenger spyware: utilizzato per monitorare le conversazioni degli utenti di BlackBerry Messenger.

Adware:

L’adware installa software pubblicitario indesiderato che può reindirizzare l’utente a siti web dannosi. Si diffonde principalmente attraverso:

Download gratuiti: software gratuiti possono contenere adware nascosto.

Siti web dannosi: visitando siti web compromessi, l’adware può essere scaricato automaticamente sul dispositivo.

Esempi di adware:

Superfish adware: installato su computer Lenovo preinstallati con Windows 8.

Yontoo adware: installato come estensione del browser web.

Dealio adware: installato come estensione del browser web.Come proteggersi dai malware

Piccole accortezze di prevenzione

Esistono diverse misure che è possibile adottare per proteggersi dai malware.

  • Installare un software antivirus e anti-malware: un software di sicurezza aggiornato può proteggere il dispositivo da malware noti.
  • Effettuare backup regolari: i backup regolari dei dati permettono di recuperarli in caso di attacco malware.
  • Essere cauti con le e-mail e i siti web: non aprire allegati e-mail sospetti e non visitare siti web non affidabili.
  • Aggiornare regolarmente il software: gli aggiornamenti software spesso includono patch di sicurezza che possono proteggere da nuove vulnerabilità.
  • Evitare di scaricare software illegali: il software piratato può contenere malware.
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